Febbraio – 2024

Febbraio, il mese al quale dedico questo mio post. Mese di passaggio dall’inverno (che quest’anno si è sentito e visto poco per noi che abbiamo un tetto sulla testa) a stagioni più calde anche se, ormai il caldo sembra non mancare qui, ad eccezione di quel calore d’affetto di cui non c’è né mai abbastanza.

Febbraio è il mese di Sanremo Festival, programma tanto discusso e che non seguo direttamente ma, che comunque sento tenermi compagnia e smuovere energie. Sarà perché è un grande evento, sarà perché coinvolge la musica (anche se questa sera sento la “mia” di musica, Enya) sarà perché… percepisco una certa dimensione di benessere e abbondanza che, chissà, magari è semplicemente quello che appare di qui a distanza ma poi la realtà ha sempre una sfumatura diversa rispetto a quello che ci costruiamo nella mente… sarà…

Febbraio è anche il mese del mio compleanno, così vicino a San Valentino. Sarà per questo che mi piace percepirmi romantico ma anche sicuramente single 🌟 ma nella mia solitudine, brillo o cerco di brillare. A volte consapevole di essere come una stella, a volte meno. Dentro di noi abbiamo tutto un mondo di emozioni, sogni e risorse che sono sempre lì, in attesa di essere scoperte e accolte.

Sarà che in questo periodo, nonostante le difficoltà, sento di apprezzare i piccoli momenti e, a volte, anche le cose più semplici: un dolce, un caffè, un brano musicale, la pioggia, le coperte, l’ora di andare a dormire, un pisolo, un risveglio… sarà che semplicemente siamo in Febbraio e non vorrei essere in nessun altro mese. Mi sento con i piedi nel presente ma, sempre con la capacità di sognare e di volare e soprattutto di approcciare al mio mondo interiore di emozioni.

Ogni tanto, forse spesso, penso a personaggi grandi e meno che hanno per me cambiato il corso della storia e che rendono le giornate presenti più magiche. Non so’ come farei senza loro!

Febbraio, un mese in cui non mi manca la magia che è dentro e intorno a me, anche se a volte, una certa ombra, tenta di nasconderla o di prevalerla. Ho visto un cartone questa sera che mi è molto piaciuto: Orion e il buio. Un bellissimo viaggio che trasforma la paura in un’esplorazione di entità magiche.

Questa giornata di Febbraio procede e, questa sera, è accompagnata da alcuni video e brani magici che esprimono la magia di Enya.

Febbraio.
Ci troviamo in Febbraio.
Siamo in Febbraio.
Il mio attuale presente è in questo Febbraio in cui, in questo momento sta trascorrendo l’ultima serata del festival di Sanremo. È passato un altro anno.


ONLY IF… – ENYA


Enya – Wild Child (Gold Disc Awards 2001)

L’uomo disonesto

Se non stai attento ti spennano!

L’uomo disonesto sfrutta la richiesta di soddisfare un bisogno per arricchirsi molto più di quello che dovrebbe creando, in particolare, un danno al richiedente. Un prezzo disonesto ovvero duplicato se non triplicato dal normale lavoro che arrecherebbe comunque un guadagno!

Tutto questo va contro il principio di trasparenza, fiducia, passione e affidabilità. Disonesto è il contrario di onesto, l’opposto! 

Questa storia, senza offendere ed attaccare nessuno, la voglio raccontare (in modo generico e anonimo) perché non può che non farmi riflettere avendola sperimentata in prima persona e perché credo sia preziosa da archiviare nel mio diario di vita!

Ci sono due diversi settori in cui ho cercato soluzioni a due differenti problemi che avevo. Il primo settore è quello automobilistico, dove avrò, a breve, la necessità di fare il tagliando alla mia auto; il secondo settore è medico ed in particolare dove devo prenotare una visita di controllo che effettuo annualmente.

Nel primo settore sto richiedendo diversi preventivi che si sono rivelati il doppio più cari rispetto all’anno precedente in cui comunque non ho speso per nulla poco considerando che la mia macchina compie quest’anno due anni! C’è un caso di preventivo che però trovo eclatante!

Chiamo la grande officina scelta per un preventivo e nessuno risponde al telefono, una segreteria automatica mi invita a lasciare un messaggio. Successivamente ricevo una chiamata da un numero fisso breve, rispondo ed era la loro chiamata! Mi viene domandato se la mia auto era stata acquistata da loro e se avevo fatto già tagliandi con loro e la mia risposta è no in entrambi i casi. Poco dopo queste domande mi viene comunicato un prezzo che ho trovato astronomico e che mi ha lasciato senza parole, oltre cinquecento euro per un tagliando di un auto al secondo anno con meno di 3000 KM.

Rimango basito dalla risposta e dal preventivo così veloce e telefonico ma pensandoci bene “scripta manent, verba volant” ovvero lo scritto resta mentre il verbo parlato vola e resta più difficile da dimostrare in caso di contestazione; ringrazio e riaggancio. Poco dopo provo a richiamare quel numero per chiedere preventivo scritto ma, il numero risulta inesistente. Ho pensato che il prezzo fornitomi sia stata una strategia per scacciarmi dall’avere il tagliando fatto da loro. Forse hanno troppo lavoro o forse preferiscono effettuare i lavori solo a chi è già cliente! Tutto questo è ovviamente una mia personale opinione, non si vuole accusare nessuno, per carità! Sono sensazioni che senti nello stomaco e calcoli che ti fai anche in base alla tua esperienza, sentendo e valutando anche più campane.

Nel secondo settore mi capita di chiedere ad una struttura medica un controllo presso un dottore che mi ha già in carico; faccio un controllo periodico ogni anno ma non l’ho mai effettuato presso tale struttura. Mi viene proposto un prezzo che è circa tre volte superiore a quello che dovrei sostenere e che ho sempre sostenuto! Ancora una volta esprimo la mia opinione basta sulle mie esperienze!

In conclusione penso che appena hai un bisogno in questo mondo moderno sempre più attaccato ai soldi e al dio denaro, c’è chi è pronto a raccoglierti a braccia aperte per poi farti cadere in un vuoto in cui ti ritrovi solo e svuotato. Per fortuna non sono tutti così ma, sembra necessario fare molta e molta attenzione!

Esplosione di colori

Un tuffo nei colori perché le emozioni sono tante; nel mio mondo a volte sono persino troppe. Le emozioni troppo intense ci possono bloccare e tal volta creare disagio ma, senza emozioni non saremo esseri vivi, non proveremmo amore ed empatia verso il prossimo e probabilmente non ci esprimeremmo al massimo.

Questo scatto me lo ha regalato un’app e forse anche la mia voglia di “catturarmi” per, probabilmente capire chi sono e che sfumature e profumi posso avere.

Un tuffo nei colori anche se a volte può capitare che si spengano e che si perda il senso di chi siamo.

L’amico vero o l’amica vera dovrebbe essere colei o colui che, con uno sguardo e con parole sempre sincere e gentili, è in grado di ridisegnare le farfalle, le emozioni, la fiammella interiore dentro di noi.

Tradotto in parole più semplici, l’amico o l’amica ci aiutano a vederci per il nostro aspetto migliore, aiutandoci e apprezzandoci anche quando non brilliamo al massimo.

Una carezza, qualche parola gentile, qualche passo mano nella mano e riprendono luce le qualità, i sogni e i nostri obbiettivi.

Riflessioni sulla solitudine

La solitudine è un buco profondo in cui senti l’immaginazione dell’amico o dell’amica immaginaria che non c’è.

La solitudine è quell’angolo di strada in cui ti accorgi che nessuno ti segue, che il gruppo è alla festa mentre tu hai preso una tua strada perché tu sei così: particolare!

La solitudine è quello spazio con te stesso o te stessa in cui percepisci la tua profondità ma senti anche che gli altri non la stanno cogliendo o non si presentano interessati.

Nella solitudine vorresti un abbraccio, la presenza vicina di un volto amico che non si finge amico. Un’anima, un’energia che senti in sintonia con te e che mentre ti è vicino, ti fa stare bene.

@peopleinside.it #solitudine #accogliersi #sofferenza #abbraccio #tuvali #vali #haivalore #emozioni ♬ Last Hope – Steve Ralph

L’esperienza su un social

L’esperienza social che immaginavo la vedevo come un qualcosa che mi avvicinasse agli altri, in realtà l’ho sentita allontanarmi e spegnermi dentro perché la presenza si era trasformata dallo sperimentare al voler ottenere. Il voler ottenere può essere usato come forma di “ricatto”, un bisogno che abbiamo e che qualcuno o qualcosa può soddisfare se facciamo determinati favori o azioni.

Il rischio, secondo quello che ho sentito nei giorni successivi al tentativo di creare contenuti, è quello di “abbassare testa e attenzione” alla soddisfazione di un algoritmo e degli altri piuttosto che restare focalizzati su ciò che veramente conta per noi.

Ho creato dei contenuti, ne ho monitorato l’andamento, il successo e le reazioni ma la visibilità di tale contenuti ha delle regole complesse e forse ben precise per cui, se non le segui, potresti ritrovarti penalizzato.

Con il passare del tempo mi sono reso conto di un alto numero di visualizzazioni ma poche o addirittura assenti reazioni. Potrebbe essere un attimo passare dal sogno all’obbiettivo di raggiungere semplicemente e solo determinati numeri. In questa situazione ho sentito che il clima dentro la mia anima si stava raffreddando e che crescevano sensazioni non positive.

Da creatore sono passato a vestire di nuovo le vesti di un osservatore e quello che osservavo, non mi piaceva! Ho pensato che io stavo puntando a quello, ad entrare in quella dimensione e ad avere quelle caratteristiche di chi era lì da più tempo e viene così ritenuto di “successo”.

Inizialmente devo dire ero orgoglioso di alcune creazioni che si erano formate così, sul momento e poi, riviste in un secondo tempo, mi hanno dato un qualcosa per cui ho poi deciso di provare a condividerle mettendomi in gioco. Successivamente il piacere si è trasformato quasi in un lavoro con la delusione del vedere che, le cose non andavano poi così bene.

Inizialmente ho pensato di provare a sperimentare un’esperienza che avevo vissuto da spettatore ma, solo successivamente, entrando di più nell’esperienza social, ho scoperto che questa non era possibile perché richiedeva il raggiungimento di obbiettivi e quindi il seguire determinate regole. Regole che mi avrebbero distanziato dal rimanere in ascolto di quello che avevo dentro o che avrebbero portato maggior numeri rispetto alle emozioni.

Girovagando nel web ho scoperto un mondo dove c’è il mercato che ti vende i numeri di cui potresti avere bisogno, ho dato uno sguardo ma poco dopo mi sono accorto in che oceano scuro ci si andava a tuffare. Un oceano dove alla fine girano sempre i soldi, il dio denaro che qualcuno cerca di guadagnare e lo stesso regna anche sui social come sul web, in tutta l’aria che respiriamo. Anche i numeri offerti in cambio di favori, non potano alla stessa soddisfazione di partecipare senza barare e senza utilizzare algoritmi automatici.

Oltre ai sogni, forse proprio l’idea di poter ricavare un’attività lavorativa mi aveva fatto “giocare”. La verità è che più pensavo di avvicinarmi a quel sogno che avevo fatto, più mi ci allontanavo e congelavo dentro!

Ci sono tante e diverse energie là fuori, ancora non ho ben capito, forse, come evitare di perdermici e di sentirmi contaminato smettendo di percepire la mia fiammella interiore, quello che sono, quello in cui credo, quello che per me è importante e quello che potrebbe farmi stare bene. La verità è che forse non lo so cosa potrebbe farmi star bene. Mi sento un pesce fuor d’acqua, un extra terreste approcciato al pianeta e alla dimensione sbagliata.

Nell’epoca in cui i social ci catturano e, ultimamente diventano anche a pagamento, io mi sono accorto che stavo perdendo il mio focus su quello che veramente conta.

Non sono in vendita, non sono la regola in cui mi vuoi trasformare.
Purtroppo come tutti sono ricattabile ma questo gioco mi fa ammalare ed è per questo che non posso restare facendo finta di nulla.

Torno sulle onde interiori che contraddistinguono la mia strana dimensione dove le emozioni sono mille volte più forti di quanto non lo siano in quella che chiamano “vita reale”.

Temo che la mia compagnia non sia su un social.
Un social mi aveva presentato calore ma è bastato poco perché se lo riprendesse, quasi a ricordarmi che ogni cosa ha un prezzo.

Sono tornato qui su peopleinside, nella mia dimensione e mi sono dedicato questo post che, tra le righe, tiene un grosso abbraccio tutto per me. Un abbraccio di cui ho davvero sentito il bisogno e che auguro a tutti quelli che ne fanno richiesta.

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