Quest’anno, per la prima volta in 38 anni, non sono partito per la Sardegna con i miei.
Ho ascoltato il mio intuito, che mi diceva di restare, e così ho scoperto una vacanza diversa da tutte le altre: la vacanza a casa.

Non mi sono annoiato, anzi. Ho avuto tanto da fare e ho potuto dedicarmi a cose utili che, se fossi partito, avrei rimandato ancora. Mi sono regalato silenzio e tranquillità, ma anche momenti di svago: passeggiate rigeneranti, pranzi in compagnia degli zii, spazi di leggerezza che hanno dato colore alle giornate.

Sto vivendo questi 36 giorni come un tempo speciale, che si concluderà il 31 agosto. Una parentesi che mi sta insegnando a stare con me stesso, ad ascoltarmi di più, ad affrontare anche le mie paure, come quella di gestirmi il mangiare da solo.

E forse il vero viaggio non è dove vai, ma quello che impari restando.

Non sempre serve partire per scoprire nuovi mondi. A volte basta restare, e scoprire il proprio.

Una curiosità:
Anche quest’anno il falchetto presente in Sardegna lo scorso anno c’è stato.
Mio fratello è partito da solo per poi essere raggiunto dalla ragazza qualche giorno dopo. §Non sono stato l’unico a non partire anche se avevo già il biglietto. Tra noi sono stato l’unico a non partire nemmeno dopo… ma credo sia stata un’estate positiva e diversa!

Categorie: Blog

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