Una presenza amica, un rapporto tra due esseri viventi che inizialmente non si conoscono e che si incontrano per la prima volta.

Tutto è iniziato quando, arrivati a casa in Sardegna, nel nostro cortile di posteggio giaceva come morto, un cucciolo di gattino(a) nero(a). Occhietti ricoperti da muco e diverse formiche che calpestavano il viso.. ma il cucciolo era ancora vivo sotto il sole cocente del mattino in cui si registrava già una pesante umidità.

Mia mamma ha preso il cucciolo e gli ha lavato gli occhi ed il naso per diversi minuti: erano belli incrostati. Non appena hanno potuto vedere un po’ di luce aumentavano i segni di vita, anche con il respiro.

I tentativi di allattare con latte di capra diluito con acqua ed un po’ di miele, non sono stati facili. Hai dormito con noi una notte, poi, la mattina seguente, la mamma si è presentata sul terrazzo ed il cucciolo è stato restituito.

Qualche annusata e poi la presa “per il retro del collo” e via: mamma gatta è partita ma poi ritornata a mangiare e a bere e a farsi fare qualche coccola.

Raramente o direi mai mi è capitato di incontrare e poter accarezzare gatti in questa zona di mare; d’estate c’è troppa gente e d’inverno questo è un posto selvaggio assolutamente spopolato dall’essere umano, quindi è difficile trovare fiducia e confidenza.

Lo scorso inverno appena passato, ci ha portato via la “nostra” gatta Minny: un incrocio siamese. Un’amica speciale che ci accompagnava da oltre 14/15 anni.

Si sente la mancanza di quella presenza amica che mi veniva a cercare e mi dava tanto affetto. Ogni tanto mi faceva anche arrabbiare camminando rumorosamente sul tetto mentre era tarda notte ma alla fine cedevo ed entrava a dormire con me. La sveglia in quei casi era alle cinque del mattino così toglievi ore da quelle poche in cui finalmente eri riuscito ad addormentarti perchè i gatti si svegliano (e ti svegliano) presto se dormi con loro.

Qui al mare sei arrivata tu e, da quando abbiamo riscoperto quanto può dare una coccola gradita, abbiamo forse un po’ iniziato a cercarci a vicenda.

Questa sera dal rientro in pizzeria e di una breve passeggiata, ti ho cercata e chiamata nel buio che poi è stato illuminato dalle luci del terrazzo. Dopo pochi minuti sei arrivata e sono stati salti di coccole.

Hai mangiato e bevuto e poi ti sei sdraiata per un po’ in compagnia, come hai già fatto questa mattina e nel pomeriggio. Ma dimmi, sai quanto sarebbe più vuota e più triste la giornata senza quell’affetto del cercarsi e quella fiducia.. anche se sempre con un certo chi va la!?

Un(a) gatto(a) per amico(a) può fare una grande differenza, ci può far riflettere sull’affetto che a volte non riusciamo a trovare e a ricevere dalle persone e può davvero emozionare e acquisire grande importanza 💜.

Per chiudere in bellezza, questa sera prima di partire per la pizzeria ho visto l’incontro del nero con il bianco e viceversa. Ho pensato che gli opposti a volte si attraggono ma poi mamma mi ha detto che il gatto bianco forse è anch’esso una femminuccia perché sembrava aver le mammelle. Non sono convinto ma ha poca importanza.

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