Sabato 09 settembre 2023, un giorno da ricordare!
E pensare che ero un po’ in pensiero per la giornata di oggi perché, negli spostamenti, difficilmente sono a mio agio, anzi, si svegliano volentieri mostri e demoni di una dimensione che non sento essere la mia!

In genere fa troppo caldo o troppo freddo, ci sono troppe case e strade di cemento e poca natura oppure le macchine corrono troppo.

In genere si vive in un’economia che non capisco e che mi fa sentire a disagio. Ci sono sempre poche entrate e tante uscite, il mondo è più in guerra che in pace!

L’essere umano tende a prevalere spesso sull’altro: a casa, o al lavoro, si creano spesso scalette di gerarchie* (*il complesso degli uffici e delle persone che compongono una struttura regolata secondo il principio della subordinazione dell’inferiore alle autorità superiori).

Anche il mio mondo è complicato e non è di certo perfetto ma ho imparato a volergli bene. Da tempo credo di aver smesso di combatterlo perché, alla fine, combattere è una forma di non accettazione e quindi quasi un giudizio. Imporsi è come un dire a qualcuno che è sbagliato perché dovrebbe essere come noi riteniamo giusto che sia, succede ancora molto spesso di voler cambiare quello che non comprendiamo e che ci piace meno.

Durante l’estate ho visto un video dello psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli, in cui parlava dell’accogliere le proprie ansie e i propri mostri, al posto di combatterli e di rifiutarli. Il rifiuto non fa altro che alimentare l’odio e rafforzare ciò che ci dà fastidio mentre l’accoglienza è amore. Secondo Morelli dovremmo essere un po’ come un albergo che mette diverse camere a disposizione delle nostre emozioni e che si presenta accogliente.

Da un certo Fabio Marchesi credo di aver imparato che un sorriso può trasformare un demone in angelo! Preziosi insegnamenti di vita, che ognuno di noi deve sempre filtrare in base a ciò che sente di essere valido e vero per lui (o per lei).

Come credo anche Gandhi sostenesse, la guerra non si combatte facendo altra guerra. La violenza non si combatte facendo altra violenza.

Fatte queste premesse posso dire che: questo sabato mattina mi aspettava un pranzo diverso dalla solita routine, ovvero dovevamo andare a mangiare da persone straordinarie e magiche (a casa loro) dove ero anche già stato. Per arrivare lì però di mezzo c’era un viaggio da affrontare, lo ricordavo lungo e tortuoso e, che invece, non lo è stato (dev’essere stata la mia sofferenza di ritrovarmi a viaggiare come passeggero in macchina sentendomi chiuso in una scatoletta di ferro con la forza di gravità nelle curve e tutti quei salti che sembrano colpi di fucile per niente gradevoli. A volte poi si può aggiungere una sorta di senso di soffocamento o un disagio più o meno forte in qualche parte del corpo).

Nulla di tutto questo ha accompagnato il viaggio di questa mattina, forse perché ho deciso e, mi è stato permesso, di organizzare il trasporto per tutti noi “di casa”, sulla mia macchina alla mia guida.
Mi piace guidare con tranquillità, anche se vengo sempre colpito dalla fretta e dal nervosismo degli automobilisti che non smettono di correre nemmeno al sabato. Mi piace viaggiare in silenzio o con poca musica tenuta ad un volume basso che non spari fucilate di bassi che rimbalzano dalle gambe allo stomaco. Forse mi piace anche sentire di avere controllo del mio spostamento e che in caso di emergenza ho la possibilità di prendere una navetta, gestita e guidata da me, che mi riporti alla base.

Il viaggio è stato corto, gradevole ma la compagnia e la giornata è stata una sorpresa ancora più grossa: non ci sono stati demoni che mi hanno tormentato, il gran cagnone mostro si è fatto un bel pisolo.
Tutto d’un tratto sembra che la mia vettura (che in quel momento era diventata la nostra su cui viaggiavamo) sia uscita dalla dimensione terra per prendere tutto altro andazzo.

Il tempo sembra aver silenziato i suoi minuti che battono, l’economia, il caldo, i disagi sembrano essersi ammutoliti. Sono sicuro di aver incontrato dei sorrisi magici, delle frequenze che vibrano in persone che si raccontano come semplici ma che hanno dato un colore speciale e magico al dipinto di oggi e non solo del presente. Sorrisi che trasformano i demoni in angeli ed ecco che si vive subito meglio in una dimensione senza guerra dove regna la pace e il prezioso star bene!

La natura e l’arte di una di queste persone, un sorriso, le parole, l’espressione di altre persone ancora intorno, una buona cucina ma soprattutto la cortesia, direi una frequenza d’onda su cui senti di star bene… hanno reso questo giorno speciale!

Sono rari questi momenti nei miei anni di vita e, quando arrivano credo di saperli davvero apprezzare!
Credo che non ho avuto un momento così magico e bello nemmeno in tutta l’estate; era da tanto che non provavo questa commozione e questa sensazione di calore umano dentro!

Il tempo oggi sembra essersi fermato e mi sembra di essere entrato e tornato da una splendida favola, come in uno di quei quadri che ho visto disegnati oggi. C’era anche una porta magica floreale arricchita da decoupage.

In una società, attualmente sempre un po’ più robotica e presa da economia, problemi e tecnologia che porta via… è magico riuscire a sentire ancora il calore delle persone e trovare un angolo di serenità dai colori, sapori e dai profumi di una piacevolissima favola in cui senti di essere perfettamente in pace e a proprio agio nel mondo.

Ringrazio davvero l’universo e le persone di oggi per questo magnifico regalo perché ritrovandoci insieme tutti i demoni sono spariti ed il dipinto che ne è venuto fuori non lo si può acquistare nemmeno con tutto l’oro del mondo. La magia non si comanda e non si compra, semplicemente avviene.

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