Questi giorni mi vedono affrontare alcune difficoltà che sono sia comuni, che allo stesso tempo uniche, particolari e vissute a modo mio nella mia particolare storia e nel mio particolare modo di essere.

Oltre alla mia comprensione, fuori dal mondo.

Potrei partire per alcuni giorni ed allontanarmi da questo luogo che, vede quasi tutti i giorni simili e vissuti nella mia solitudine del mio piccolo spazio circondato sempre dalle stesse persone, ma probabilmente non partirò. Sembra così complicato che alla fine mi innervosisco perché alle complicazioni di “non sentirmi padrone del viaggio” si aggiungono le mie paure e difficoltà, sia dello spostarmi che nell’approdarmi a qualcosa di nuovo o quasi.

Sono poco amico di quest’economia che ci governa, che come un sistema a punti fatto di premi e di punizioni, vede ogni giorno facili uscite e, dal lato opposto, entrate inafferrabili. Mi sento poco bravo a soddisfare quelle che sono le richieste altrui, quelli che comunemente vengono chiamati i bisogni delle persone.

La mia interiorità mi porta a vivere tutto con una lente d’ingrandimento: ogni pixel viene setacciato e verificato. Come mi sento dentro questo sistema economico? Non bene.

Come me la cavo? Credo male anche se qualcuno potrebbe giudicare il contrario secondo il suo “personale” punto di vista. Semplicemente non lavoro, non sono autonomo con le entrate. Nel mondo non sento molto spazio per esprimermi infatti lo faccio virtualmente in un blog che, riesco ancora a sentire come una casa non troppo governata da regole altrui.

Oltre alla mia comprensione, fuori dal mondo.

Nei momenti di difficoltà mi chiedo ogni tanto dove siano le tutele e le difese alle persone. Si pubblicizza molto la gratuità ma alla fine tutto costa, tutto ha un prezzo, anche la difesa e per me, quando questa diventa un prodotto / servizio da vendere perde accessibilità e da un diritto diventa un privilegio. Da un valore diventa un esercizio di forza dove il più forte vince e chi decide… e a volte si perde anche se si sente di avere totalmente ragione.

Ogni tanto mi viene in mente la canzone “caro amico ti scrivo” cantata da Lucio Dalla. Vorrei poter scrivere ad un amico o ad un’amica. Ad un pianeta più accogliente e meno in esercizio di economia, di potere. Del prevalere uno sull’altro. Forse è solo un’immaginazione perché è difficile determinare come si possa giudicare eppure tutti vogliamo e sentiamo a nostro modo di aver ragione e chissà, forse a modo suo ognuno c’è l’ha. Difficile eliminare il giudizio perché senza come e chi direbbe chi ha o non ha ragione? Il giudizio forse è spesso abusato ed utilizzato male quando lo si usa per denigrare qualcuno o qualcosa che non conosciamo.

Come sto vivendo le mie giornate? Bene, male?
Nel mio non lavorare ho molto tempo per riflettere, dialogare con me stesso, ascoltarmi e ascoltare. Forse non mi sto prendendo abbastanza cura di me perché le cose che mi girano intorno non girano bene e sia il nostro corpo che la nostra anima registra i traumi. Sarebbe bello lasciarli scivolare senza che ci scalfiscano ma non è così semplice!

Mi accorgo di molte cose anche se, percepisco che, non sempre dall’esterno può sembrare lo stesso. Sono complicati i rapporti con gli altri, sia in famiglia che fuori. Chi ci conosce veramente se non noi?

Qualcuno ci può raccontare qualcosa, ci può affascinare, abbagliare ma c’è poi da capire se la storia che ci è stata illustrata sia vera perché a volte anche un volto amico arriva a trascinarci poi nel burrone.

Oltre alla mia comprensione, fuori dal mondo.

Sento molte cose ingiuste in questi giorni.
La giustizia mi sembra più un’illusione che viene data a tratti giusto per non farci impazzire ma molte volte ci sono cose che dovrebbero essere giuste e che non vengono riconosciute.
Ci sono tanti piccoli trucchi per ingannare dove tutto va bene o per difenderti dovresti non so quali sforzi fare e quanto dovresti esporti economicamente e non.

Sento la percezione del difficile. Forse è più facile per il potente che ti spiega che in realtà è facile. Si fa così: spendi un po’ di qui e spendi un po’ di lì, fai come il nostro team ti sta a dì. Obbedisci, spendi ed avrai ma solo se da noi la concessione di difenderti avrai.

Oggi sono un po’ così, con la sensazione di tante ingiustizie e di una giustizia che mi sembra più un’illusione e a cui mi esprimo così:

Oltre alla mia comprensione, fuori dal mondo.

Più ci penso e più provo a spiegare questi pensieri e queste esperienze che sto vivendo in questi giorni, più mi rendo conto che tutto ciò sembra essere fuori dalla mia comprensione.

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