Non più nostalgia di casa per qualche attimo

Spesso, anche da qui in vacanza, mi capita di fare visita a casa mia a Torino; ormai attraverso la tecnologia è possibile. Riesco a vedere la mia camera e tutt’intorno la casa. Sono qui al mare in vacanza dal 27 di luglio e oggi posso dire che è il primo giorno che vedendo casa riesco, per questi attimi a non sentirne la nostalgia.

Percepisco il rientro a settembre e la routine che riprende e forse mi mancheranno alcuni momenti qui. Il mare, il sole o certe energie che mentre sono qui mi hanno così turbato, tormentato ma che potrebbero poi mancarmi perché non ci sono solo loro ma si stanno creando anche momenti e spazi piacevoli, per fortuna 😛😊. La vacanza dovrebbe avere proprio lo scopo di rilassare o comunque di donare qualcosa di bello.

È bello percepire attimi in cui si riesce a stare bene nel presente ed essere felici, quasi sognanti, nel posto giusto. E anche oggi mi accompagna la musica di Gino Paoli con l’album “Appunti di un lungo viaggio“.

Musica allegra locale pizzeria | Agosto 2024

Una di queste sere in cui ho lasciato uscire i miei al ristorante, sono andato alla ricerca di una pizzeria dove prendere una pizza d’asporto per me. Come l’anno scorso ho trovato musica allegra nel locale che mi ha fatto da musica di attesa mentre attendevo di andare via con la mia consumazione da asporto.

Non è il mio genere musicale ma trovo buffo e divertente il primo video e mi piace “registrare” sul mio blog di navigazione (come se fosse un diario di bordo di una nave) i due brani che ho “catturato” durante la mia attesa.

Jamiroquai – Space Cowboy

Jamiroquai – Shake It On

Domenica 11 agosto 2024 – 23:33

Oggi è stata la più bella giornata da quando sono qui, nonostante il mal di testa che è aumentato nella giornata fino a dovermi fare prendere la Tachipirina. A rendere così piacevole queste ore è stata la presenza di tre persone che ci sono venute a trovare con mia grande gioia: Antonella, Maurizio ed Edoardo.

Le persone possono fare una grande differenza❤️.
Oggi il tempo è volato e abbiamo fatto anche un ottimo pasto abbondante e molto buono, oltre ad un bel bagno nella mattinata. Il mal di testa non mi ha fermato. Ho mangiato un risotto ai frutti di mare eccezionale: gustoso, abbondante e senza pezzi duri di conchiglie o di pesce, ho inoltre gradito molto il profumo d’aglio e anche qualche spicchio che ho mangiato.

La presenza di queste persone è stata come bellissime scintille nel buio di questi giorni. Anche se il sole splendeva e cuoceva tutto e all’apparenza era tutto bello, io sentivo il desiderio ed il bisogno di qualcosa di diverso che per fortuna è arrivato.

Un pizzico di magia

Ci vorrebbe un pizzico di magia per allontanarmi un po’ dalle peggiori energie che escono fuori da demoni mascherati da angeli, dallo smog delle città, dai cattivi atteggiamenti della gente, dalla troppa solitudine e dal soffrire.

Ci vorrebbe un pizzico di magia per risollevare le vite circondandole da colori brillanti ma sereni allo stesso tempo, in grado di fare sentire a proprio agio.

Ci vorrebbe un pizzico di energia per allontanare i pensieri ossessivi che spesso sono carichi del male che cerca di logorarci. Ci vorrebbe un pizzico di magia per sentirmi più leggero e felice, lontano dalle smanie di potere.

Ci vorrebbe un pizzico di magia!

5 agosto 2024 – in una bottiglia

Il posto dove mi trovo è bello, immerso nella natura. Una natura bella, quanto a volte crudele e sicuramente sofferente dell’uomo che, con l’inquinamento, ha forse provocato le allergie di cui sto soffrendo anche qui al mare!

Il posto dove mi trovo è bello, ti soffermeresti a guardarlo e ad apprezzarne i colori, i profumi, il mare calmo al mattino e alla sera con sfumature di luci ipnotizzanti, eppure, nonostante tanta bellezza, mi sento rinchiuso in una bottiglia.

“La barca” è bella, il colore del mare stupendo ma sento che oltre a questo c’è dell’altro che invece disturba e caccia il mio benessere.

Perché mi sento così poco bene? Intanto spesso il mattino inizia con il mal di testa e l’intontimento e poi anche i pensieri me tormentano: inizio a temere i suoni, i rumori, i movimenti intorno. La giornata non calma, la giornata programmata, la giornata in cui bisogna fare così perché qualcuno l’ha deciso. Il non accoglimento dei no, la non empatia di come mi sento. (Credo che anche la troppa empatia sarebbe un disequilibrio altrettanto fastidioso). Oppure la giornata che inizia e non sai come trascorrerla; è solo mattino ma già senti che sarà lunga arrivare a sera e vedere il giorno del calendario scorrere in avanti.

Da una parte non voglio che il tempo sia programmato, dall’altra non c’è nulla che mi coinvolga in quella sensazione di benessere che è personale per ognuno di noi e che non saprei descrivere come averla.

Spesso qui il problema sono le uscite al ristorante, l’insistenza e la mia poca voglia di rinchiudermi in un locale in mezzo alla gente mentre l’afa e il caldo si diverte ad appiccicarsi sulle persone. Locali pieni, folli, lenti e non proprio luogo di relax, anche se a volte lo possono dare. Dipende da come ti senti e se sei tu a decidere di volerci essere. Li sto evitando ma alla fine mi ritrovo solo e con il frigo vuoto, senza macchina per spostarmi, tra l’altro.

Oltre a tutto questo c’è quest’allergia o cosa sia che… mi prende ultimamente d’estate quando sono qui; sembra che qualcosa si diverte a torturare 🤨.

Semplicemente mi ascolto e non mi sento bene. Quando non si sta bene qualsiasi luogo, anche il più bello diventa scomodo quindi non so e non credo cambierebbe molto essere a casa mia. Casa mia che presto diventerà ancora più vuota perché tutti ormai partono per le vacanze, anche se sono consapevole che non tutti e, c’è qualcuno che continua a lavorare, anche adesso.

La sensazione è quella di essere intrappolato in una bottiglia in cui non sto per niente comodo, anzi, soffro di claustrofobia e del disagio di un ambiente che sento difficile per come sono.

Mi guardo intorno e penso che tanta bellezza di questo luogo è piena di ricordi felici e non, della mia infanzia, nel momento dello svago e della vacanza. Da qualche anno la casa qui è stata restaurata e ripensata da un architetto e ora sembra di essere in un piacevole hotel ma, tutto questo non lo sento mio e so che un domani vicino, sarà tutto diverso da ora. La stanza e i corridoi e il salone che sto abitando vedranno altre storie e altre persone, io non so dove sarò e come trascorrerò l’estate; magari in Irlanda?

Avrò magari trovato una mia dimensione di comfort oppure sarò sempre intrappolato in qualche bottiglia dove regna la paura, la sensazione di impotenza ed un’economia che mangia denaro ad ogni respiro? Chi lo sa quale sarà il futuro, per ora sento il presente e mi accorgo che sono in attesa che questi giorni e questi minuti passino e mi avvicinino sempre più ad una realtà migliore.