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Mentre te ne vai

C’è questo dolore dentro che ancora non si è del tutto acceso perché i pensieri non sanno dove andare e l’animo non vuole credere.

Prima o poi sarebbe accaduto che mi avresti e ci avresti salutato lasciandoci all’avventura di questa vita moderna, così diversa dalla tua che è fatta di altri tempi (1930).

Rosse e vive bacche come i ricordi e le emozioni che ho accanto a te, cara zia Piera.

Mentre scrivo sei ancora qui e tutto intorno mi fa arrabbiare quello che vedo e percepisco ma mi sento impotente… mi sento bloccato e incredulo e qualcosa brucia dentro.

Sono incredulo e anche addolorato di questa trasformazione della vita. Ti voglio bene.

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L’interruttore emotivo

All’improvviso arriva il temporale emotivo, accende la rabbia in uno dei due individui che ho vicino e, come un cero, l’uno accende l’altro. L’aria si fa elettrica.

Si alzano le voci e come lampi e tuoni ci sono degli scontri. Rabbia, sfide, prese di potere, ricatti… è lotta!

Dopo qualche minuto mi stavo sentendo male, anche se non ero direttamente coinvolto: patisco i temporali!

Li conosco bene questi fulmini, anche se non mi fanno bene, li sento. Noto la voce che prevale di più, noto la seconda che comunque non vuole farsi prevaricare!

C’è un interruttore, mi accorgo di un interruttore che scatta e che, in qualche modo, fa perdere il controllo. È un interruttore che abbiamo dentro.

C’è nell’aria e nell’interiorità la voglia di fare più male dell’altro, di distruggere l’affronto, di fare pentire “il nemico” di aver attaccato o di aver sfidato il tuono del controllo.

C’è aggressività. C’è distruzione. C’è un forte scontro difficile da arrestare; nessuno molla “la presa”.
Con il tempo ho assorbito queste energie. Ci sono spesso temporali qui.

L’interruttore emotivo, è lui che regola l’emozione! Riconosco che non è ovunque tempesta e che ci sono degli angoli di paradiso che hanno tutt’altra energia!

Riconosco quanto cattive e violente siano le saette che si scontrano tra loro e quanto in basso colpiscano.

C’è un io migliore in tutto questo, bisognerebbe solo regolare l’interruttore. C’è saggezza e amore in noi, se lo vogliamo; nessun mio, nessun tuo, nessun peggiore o migliore ma nostro.

Passata la tormenta si ricrea finalmente la calma.
Che azzuffate, mi viene da pensare!

Non è mai troppo piacevole quando “il tempo si guasta”.

I danni del temporale non passeranno in fretta ma ci vorrà il suo tempo. Alcune volte purtroppo i danni possono essere anche permanenti ovvero non riparabili.

Parte tutto dall’interruttore emotivo che regole l’energia dei flussi energetici e sentimentali che scorrono in noi!

Mi accorgo così che tra le tante energie che possiamo prendere ci sono frequenze migliori della tempesta.

C’è di meglio del desiderare di fare più male, di essere i più forti e quindi di invocare la distruzione.

La risposta è l’iniziare a chiedersi come possiamo essere migliori, quale sia il vestito che (ci) vuole più bene.

Potrebbe essere più importante essere rispetto al vincere.
Mai perdere noi stessi e i nostri valori.

Luciano Tajoli: La musica di altri tempi

Oggi ho ricevuto visita dal mio zietto poeta; arriva da altri tempi lui.
Questo mondo moderno è interessante ma forse un po’ freddo.

La vita, penso, non doveva essere facile nemmeno un tempo fa, così come oggi, ci sono sempre mille e più difficoltà, eppure queste canzoni di Luciano Tajoli hanno la poesia e la voce che leggo e sento nel “mio” speciale zio.

Luciano Tajoli – Terra Straniera

Luciano Tajoli – Tango delle capinere

Luciano Tajoli – Miracolo

Luciano Tajoli — La Canzone Che Piace A Te

Luciano Tajoli – Lo stornello del marinaio (con testo)

Come pioveva – Luciano Tajoli

The Vampire Diaries

14/04/2020: Dopo poco meno di due mesi, sera per sera, ho terminato i 171 episodi in 8 stagioni di questo capolavoro che mi ha profondamente emozionato!
Il finale regala due preziosi pensieri che voglio ricordare.

Caro Diario, oggi sarà diverso, oggi sorriderò e sarà sincero perché oggi è il giorno in cui ricomincio a vivere.

Questa vita sarà bellissima e meravigliosa ma non senza sofferenze.
Con la morte arriva la pace ma il dolore è parte della vita e come l’amore ci fa sentire vivi.

Non sopporto l’arroganza

Non sopporto l’arroganza di chi arriva, si inserisce e si esprime con un tono ed un atteggiamento di arrogante superiorità.
Non è difficile inquadrare le personalità perché tali persone esprimono il loro aspetto di se stesse, da tutti i pori.

L’energia che esprimono è quella della distruttività e del controllo oppure semplicemente puntano dritte ad un determinato obbiettivo.

Le energie si respingono e si attraggono con regole magiche che non sono mai troppo facilmente catturabili in un libro.
Non sopporto l’arroganza 🙂 Ci vuole una bella tisana magica per liberarmi da questa brutta energia che non sento appartenermi.

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