5 agosto 2024 – in una bottiglia

Il posto dove mi trovo è bello, immerso nella natura. Una natura bella, quanto a volte crudele e sicuramente sofferente dell’uomo che, con l’inquinamento, ha forse provocato le allergie di cui sto soffrendo anche qui al mare!

Il posto dove mi trovo è bello, ti soffermeresti a guardarlo e ad apprezzarne i colori, i profumi, il mare calmo al mattino e alla sera con sfumature di luci ipnotizzanti, eppure, nonostante tanta bellezza, mi sento rinchiuso in una bottiglia.

“La barca” è bella, il colore del mare stupendo ma sento che oltre a questo c’è dell’altro che invece disturba e caccia il mio benessere.

Perché mi sento così poco bene? Intanto spesso il mattino inizia con il mal di testa e l’intontimento e poi anche i pensieri me tormentano: inizio a temere i suoni, i rumori, i movimenti intorno. La giornata non calma, la giornata programmata, la giornata in cui bisogna fare così perché qualcuno l’ha deciso. Il non accoglimento dei no, la non empatia di come mi sento. (Credo che anche la troppa empatia sarebbe un disequilibrio altrettanto fastidioso). Oppure la giornata che inizia e non sai come trascorrerla; è solo mattino ma già senti che sarà lunga arrivare a sera e vedere il giorno del calendario scorrere in avanti.

Da una parte non voglio che il tempo sia programmato, dall’altra non c’è nulla che mi coinvolga in quella sensazione di benessere che è personale per ognuno di noi e che non saprei descrivere come averla.

Spesso qui il problema sono le uscite al ristorante, l’insistenza e la mia poca voglia di rinchiudermi in un locale in mezzo alla gente mentre l’afa e il caldo si diverte ad appiccicarsi sulle persone. Locali pieni, folli, lenti e non proprio luogo di relax, anche se a volte lo possono dare. Dipende da come ti senti e se sei tu a decidere di volerci essere. Li sto evitando ma alla fine mi ritrovo solo e con il frigo vuoto, senza macchina per spostarmi, tra l’altro.

Oltre a tutto questo c’è quest’allergia o cosa sia che… mi prende ultimamente d’estate quando sono qui; sembra che qualcosa si diverte a torturare 🤨.

Semplicemente mi ascolto e non mi sento bene. Quando non si sta bene qualsiasi luogo, anche il più bello diventa scomodo quindi non so e non credo cambierebbe molto essere a casa mia. Casa mia che presto diventerà ancora più vuota perché tutti ormai partono per le vacanze, anche se sono consapevole che non tutti e, c’è qualcuno che continua a lavorare, anche adesso.

La sensazione è quella di essere intrappolato in una bottiglia in cui non sto per niente comodo, anzi, soffro di claustrofobia e del disagio di un ambiente che sento difficile per come sono.

Mi guardo intorno e penso che tanta bellezza di questo luogo è piena di ricordi felici e non, della mia infanzia, nel momento dello svago e della vacanza. Da qualche anno la casa qui è stata restaurata e ripensata da un architetto e ora sembra di essere in un piacevole hotel ma, tutto questo non lo sento mio e so che un domani vicino, sarà tutto diverso da ora. La stanza e i corridoi e il salone che sto abitando vedranno altre storie e altre persone, io non so dove sarò e come trascorrerò l’estate; magari in Irlanda?

Avrò magari trovato una mia dimensione di comfort oppure sarò sempre intrappolato in qualche bottiglia dove regna la paura, la sensazione di impotenza ed un’economia che mangia denaro ad ogni respiro? Chi lo sa quale sarà il futuro, per ora sento il presente e mi accorgo che sono in attesa che questi giorni e questi minuti passino e mi avvicinino sempre più ad una realtà migliore.

Come sta andando. 2 agosto 2024

È quasi passata una settimana dal nostro arrivo poiché siamo partiti di venerdì sera (26 luglio 2024) e sbarcati sabato mattina. Domani sarà sabato e saranno trascorsi sette giorni da quando siamo arrivati.

I mal di testa che mi hanno accompagnato per tutti i giorni nelle settimane precedenti sembrano essersi calmati, in compenso è arrivata una nuova fase di disagio che, ricordo e che avevo già messo in previsione. Da qualche giorno mi si è chiuso completamente il naso che cola, pizzica e bruciava di infiammazione all’interno. Ricordo molto bene che già l’anno scorso avevo chiesto consiglio all’otorino che mi aveva suggerito uno spray antistaminico che però poi non avevo acquistato per via del prezzo alto e della presenza di farmaco, se non erro anche cortisonico.

Quest’anno non è da meno e “la tortura” del naso è iniziata! Purtroppo anche l’acqua del mare non riesce ad aiutare, infatti poco dopo aver effettuato il mio bagno con occhialini senza copertura per il naso, le vie respiratorie si chiudono di nuovo.

Per il resto sto affrontando il presente pensando che il tempo ormai vola rispetto a quando avevo qualche anno in meno e, siamo già arrivati al due di agosto. Domani mancherà più o meno esattamente un mese al nostro rientro.

L’arrivo dell’estate 2024

Eccomi arrivato da qualche giorno dopo i timori prima della partenza, quest’anno sono stati dovuti al mio stato di salute. La salute è una cosa complessa, forse più di quanto la consideriamo abitualmente: può essere fisica ma anche emotiva ed energetica!

Il viaggio in macchina fino a Genova è andato bene e anche la traversata in nave nonostante abbia rivisto, nella stessa settimana della partenza, il film Titanic 🚢. Il risveglio in nave è stato l’unico giorno dopo giorni, in cui il mio ricorrente mal di testa accompagnato da nausea, mi ha dato tregua; alla sera si è di nuovo acceso.

Sono trascorsi pochi giorni dal nostro arrivo: sabato, domenica ed è in conclusione il lunedì.

Inizio forse a sentire i primi disagi che in realtà, ripensandoci, ci sono stati anche sabato per il gran caldo e la giornata di sistemazione delle cose. Preparare casa, scaricare la macchina e poi i condizionatori che non andavano e un gran caldo a mezzogiorno al ristorante.

Qui l’umidità è più alta rispetto a Torino ma pare che proprio in questi giorni sia arrivato là un gran caldo. Qui per lo meno è ventilato ed in casa si sta bene.

Come andranno questi giorni? Solo vivendoli saprò.
Non sono ancora riuscito a fare il primo bagno, non mi sono ancora sentito abbastanza bene e non ho ancora trovato il momento giusto che spero arriverà e sarà piacevole.

Questa sera, mentre scrivo queste righe, la musica di Enya mi sta nuovamente aiutando a purificare le negatività che sento.

Perduti

Perduti – Gino Paoli

Inizia o forse è già iniziata l’estate 2024, tra poche ore sarà il momento di partire per Genova 🚗 e io non sto bene da diversi giorni.


🤕🤯😵

  • Mal di testa e nausea, testa pesante e un gran caldo che ci appiccica tutti.
  • Sento che non sono l’unico a patire, anche se, c’è chi il caldo lo ama e lo preferisce al fresco!
  • Io penso che non siamo abbastanza a nord perché le estati sembrano sempre più calde e pesanti! 🥵🏜️🪭

Una notte di attraversata in nave 🛳️ con destinazione Olbia 🏢. L’idea di salire in macchina e poi in nave e poi di nuovo in macchina non mi fa’ impazzire 😥, vorrei sentirmi meglio 😣. L’anno scorso in questo giorno ero già là 🙄.

I dubbi se partire o no sono arrivati, la visita medica ⛑️ l’ho fatta ieri ma la pressione era ok e il medico mi ha augurato di svagarmi un po’ al mare 🏖️. Il “mio” medico sa’ che sono un paziente ansioso e io aggiungo, che sta male anche non lavorando 🫤.

Ho in testa questa “canzoncina” di Gino Paoli 🎶, mi ricorda tempi passati in cui ero immerso in queste parole e mi immaginavo il testo come delle pennellate su una tela che prendevano colore 🎨.

La sfida è partire anche non stando bene. Evitare di rovinarmi quelle che potrebbero essere delle vacanze più piacevoli di quelle che mi immagino. Evitare di restare qui da solo perché poi non trascorrerei le giornate in modo diverso da sempre e per il sempre c’è sempre tempo, a settembre si riprende.

Mi sento un po’ perduto, come il titolo della canzone. <<La pioggia sul “parabris”… >> … ci vorrebbe un po’ di acqua fresca in questo caldo e nella forte siccità che sta prevalendo sulle isole.

Io mi amo. Gino Paoli, nella canzone dice “io ti amo”, un ti amo che posso dedicarmi.
Abituato a urla, comandi o critiche… ci può essere un mondo più accomodante e accogliente!

La sfida è partire, stare bene e ritornare sani e salvi a settembre!


Gino Paoli – Appunti di un lungo viaggio.

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Da una nuova prospettiva

In questi giorni ho avviato (e sono stato aiutato ad avviare) qualcosa che dovevo fare da un po’ di tempo ma che mi preoccupava!

Il guardaroba della mia camera era sfondato nel retro e necessitava di essere cambiato ma, dentro c’era il mondo!

Ho sempre pensato che, quando lo avrei svuotato, avrei riempito di “roba” la stanza intera e così è stato!

In qualche giorno sono riuscito a svuotare lui, il comodino a due cassetti, la libreria, altre due cassettiere piene di fumetti (Topolino) e la scrivania con i suoi cassetti.

La mia postazione di PC fisso doveva essere rinunciata o avrei dovuto trovare un’alternativa per circa una decina di giorni. Alla fine ho girato le spalle e ho configurato la postazione dal lato opposto su un mobile di servizio che uso a volte la notte ma anche di giorno!

Da una nuova prospettiva, e così appaio in questa foto dalle sfumature di grigio con un sorriso che sta in un bilico infinito tra una dimensione e l’altra. Sembra, che sia chissà dove eppure, ho solo girato le spalle!

Presto godrò di una nuova stanza magica (come la chiamerebbe qualcuno che conosco), intanto il caldo si fa sentire e l’estate è ormai alle porte.