Riflessioni sulla solitudine



La solitudine è un buco profondo in cui senti l’immaginazione dell’amico o dell’amica immaginaria che non c’è.
La solitudine è quell’angolo di strada in cui ti accorgi che nessuno ti segue, che il gruppo è alla festa mentre tu hai preso una tua strada perché tu sei così: particolare!
La solitudine è quello spazio con te stesso o te stessa in cui percepisci la tua profondità ma senti anche che gli altri non la stanno cogliendo o non si presentano interessati.
Nella solitudine vorresti un abbraccio, la presenza vicina di un volto amico che non si finge amico. Un’anima, un’energia che senti in sintonia con te e che mentre ti è vicino, ti fa stare bene.
Video sulla solitudine: visualizza su Tiktok oppure senza
L’esperienza su un social
L’esperienza social che immaginavo la vedevo come un qualcosa che mi avvicinasse agli altri, in realtà l’ho sentita allontanarmi e spegnermi dentro perché la presenza si era trasformata dallo sperimentare al voler ottenere. Il voler ottenere può essere usato come forma di “ricatto”, un bisogno che abbiamo e che qualcuno o qualcosa può soddisfare se facciamo determinati favori o azioni.
Il rischio, secondo quello che ho sentito nei giorni successivi al tentativo di creare contenuti, è quello di “abbassare testa e attenzione” alla soddisfazione di un algoritmo e degli altri piuttosto che restare focalizzati su ciò che veramente conta per noi.
Ho creato dei contenuti, ne ho monitorato l’andamento, il successo e le reazioni ma la visibilità di tale contenuti ha delle regole complesse e forse ben precise per cui, se non le segui, potresti ritrovarti penalizzato.
Con il passare del tempo mi sono reso conto di un alto numero di visualizzazioni ma poche o addirittura assenti reazioni. Potrebbe essere un attimo passare dal sogno all’obbiettivo di raggiungere semplicemente e solo determinati numeri. In questa situazione ho sentito che il clima dentro la mia anima si stava raffreddando e che crescevano sensazioni non positive.
Da creatore sono passato a vestire di nuovo le vesti di un osservatore e quello che osservavo, non mi piaceva! Ho pensato che io stavo puntando a quello, ad entrare in quella dimensione e ad avere quelle caratteristiche di chi era lì da più tempo e viene così ritenuto di “successo”.
Inizialmente devo dire ero orgoglioso di alcune creazioni che si erano formate così, sul momento e poi, riviste in un secondo tempo, mi hanno dato un qualcosa per cui ho poi deciso di provare a condividerle mettendomi in gioco. Successivamente il piacere si è trasformato quasi in un lavoro con la delusione del vedere che, le cose non andavano poi così bene.
Inizialmente ho pensato di provare a sperimentare un’esperienza che avevo vissuto da spettatore ma, solo successivamente, entrando di più nell’esperienza social, ho scoperto che questa non era possibile perché richiedeva il raggiungimento di obbiettivi e quindi il seguire determinate regole. Regole che mi avrebbero distanziato dal rimanere in ascolto di quello che avevo dentro o che avrebbero portato maggior numeri rispetto alle emozioni.
Girovagando nel web ho scoperto un mondo dove c’è il mercato che ti vende i numeri di cui potresti avere bisogno, ho dato uno sguardo ma poco dopo mi sono accorto in che oceano scuro ci si andava a tuffare. Un oceano dove alla fine girano sempre i soldi, il dio denaro che qualcuno cerca di guadagnare e lo stesso regna anche sui social come sul web, in tutta l’aria che respiriamo. Anche i numeri offerti in cambio di favori, non potano alla stessa soddisfazione di partecipare senza barare e senza utilizzare algoritmi automatici.
Oltre ai sogni, forse proprio l’idea di poter ricavare un’attività lavorativa mi aveva fatto “giocare”. La verità è che più pensavo di avvicinarmi a quel sogno che avevo fatto, più mi ci allontanavo e congelavo dentro!
Ci sono tante e diverse energie là fuori, ancora non ho ben capito, forse, come evitare di perdermici e di sentirmi contaminato smettendo di percepire la mia fiammella interiore, quello che sono, quello in cui credo, quello che per me è importante e quello che potrebbe farmi stare bene. La verità è che forse non lo so cosa potrebbe farmi star bene. Mi sento un pesce fuor d’acqua, un extra terreste approcciato al pianeta e alla dimensione sbagliata.
Nell’epoca in cui i social ci catturano e, ultimamente diventano anche a pagamento, io mi sono accorto che stavo perdendo il mio focus su quello che veramente conta.
Non sono in vendita, non sono la regola in cui mi vuoi trasformare.
Purtroppo come tutti sono ricattabile ma questo gioco mi fa ammalare ed è per questo che non posso restare facendo finta di nulla.
Torno sulle onde interiori che contraddistinguono la mia strana dimensione dove le emozioni sono mille volte più forti di quanto non lo siano in quella che chiamano “vita reale”.
Temo che la mia compagnia non sia su un social.
Un social mi aveva presentato calore ma è bastato poco perché se lo riprendesse, quasi a ricordarmi che ogni cosa ha un prezzo.
Sono tornato qui su peopleinside, nella mia dimensione e mi sono dedicato questo post che, tra le righe, tiene un grosso abbraccio tutto per me. Un abbraccio di cui ho davvero sentito il bisogno e che auguro a tutti quelli che ne fanno richiesta.
Come senza vita o come disagio e dolore.
Nathan Trent – The stages of change
Settembre è passato e siamo ormai già quasi a fine ottobre. Dopo un incessante caldo forse oggi si respira un primo pungente fresco❄️!
Dal bruciore del caldo infernale 🔥 attendevo giorni più freschi ☃️ per ritrovare le energie ⚡ ma, ora che mi ci ritrovo, non mi sento meglio 🤢 in questo mondo che si dirige verso il degrado e la distruzione!
Vorrei raccontare di amore ❤️ e di poesia 🌸 ma la sensazione è quella di essere senza vita o peggio ancora di essere nel disagio e dolore da dove tendiamo a fuggire, io invece ci rimango in questo post dando accoglienza e ascolto anche a questa difficile parte che cerca asilo 🏨.
Disagio, Disagio, Disagio fuori 💣. Amore, Amore, Amore dentro ❤️.
Creatività e libertà soffocata da una società sempre più restrittiva e censurata dove i prezzi aumentano e le entrate restano quelle. Persone più stanche, fredde e perse in qualche social o piattaforma elettronica, allontanate dal proprio e unico ruolo magico 🧙🏼♂️ 🪄 di vita.
Umanità che vive in guerra ed un sistema che cerca man mano di bollire chi prova a colorare e a riportare in vita le persone, le anime che cercano libertà e indipendenza e tutto questo perché il male cerca distruzione e dolore.
I colori di questo quadro sono dei grigi confusi con dei blu scuri. Sono colori di un certo peso ma che hanno anch’essi delle note 🎶 🎼 musicali. Producono anch’essi la loro musica che, come un po’ tutto intorno, è in cerca di una certa approvazione.
Come in un hotel 🏨 accolgo (anche) il disagio e la sensazione che tutto abbia un po’ perso il senso. Ciò è quello che probabilmente vuole ottenere il male: la distruzione dei mondi sensibili e pieni di colore.
L’amore ❤️ può continuare ad esistere anche nel dolore 🤕. Puoi provare a danneggiare la mente, il fisico, l’umore ma non perderò mai il mio universo in cui ho acquisito la conoscenza e la fantasia di una dimensione migliore dove il mio bene è il tuo bene e viceversa 🌏!
Una dimensione dove i sogni si realizzano 🎆 e dove le persone collaborano e meritano fiducia 💌. Una dimensione dove la libertà non è zittita dalla censura e dove la creatività 🏳️🌈 nell’esprimere ognuno il proprio personale talento è alla base del benessere nella dimensione che ci circonda 🌞 🌻 !
Ascolto questo disagio e dolore. Lo osservo e cerco di accoglierlo perché a combatterlo si peggiorano le cose: l’odio non porta che a nuovo superiore odio. Questo buio grigio blu passerà, nemmeno il male vive in eterno e, proprio come le belle giornate, avrà una sua fine.
Le attenzioni di qualcuno
C’è un mix di Emozioni che vorrei dipingere in questo post, prima che i colori scappino e sbavino via.
Qualche giorno fa c’era il sole, come un’anima gentile è venuto a spazzare via alcune ombre di alcune mie paure e, ha trasformato un sabato timoroso, in un sabato da favola! Oggi invece la giornata è stata nuvolosa e buia fuori e dentro di me e allora ho provato a portare luce ascoltando e guardando uno dei miei video e musiche preferite: Enya – Only Time.
Poco fa ho espresso un mio pensiero (per quello che vale) di vicinanza ad una, o a più persone perché so che non stanno passando giorni facili dopo la partenza di un’anima preziosa ed importante. Nell’esprimere questo pensiero e nel cercare un’immagine che potesse provare ad avvicinarsi ad un’emozione che volevo far arrivare, ho percepito del dolore, profondo.
L’Amore più bello e vero è sempre passato dalla sofferenza. Chi soffre e chi non cancella la consapevolezza ed il comportamento di essere umano (ovvero vivo e non macchina), mi è sempre parso avere una marcia in più.
Proprio dalla sofferenza ho imparato ad apprezzare i colori, i bei momenti, gli incontri più belli e rari. Dalla sofferenza ho imparato che bisogna imparare ad Amarsi e ad avere, “qualche volta” il faro puntato su di sé nel nostro palcoscenico della vita: non possono essere presenti sempre e solo gli altri e non possiamo valere una nullità.
Nella solitudine che continua a venirmi a trovare ho visto, immaginato un volto, una voce, delle carezze che mi davano attenzioni. In una foto che mi è passata davanti poco fa ho visto un viso sorriso che ho immaginato accogliermi anche se, l’accoglienza non è la sensazione base che percepisco in questa mia esperienza di vita. Quant’è bello sentirsi accolti ed Amati, un sogno che si trasforma in privilegio diventando realtà!
Facendo questi viaggi nei pensieri e nelle mie e altrui Emozioni mi è venuto in mente che abbiamo bisogno delle attenzioni di qualcuno! Quel qualcuno spesso lo si cerca fuori ma chi, più di noi stessi, è in grado di comprenderci meglio e non abbandonarci mai? Amati, senti l’Amore che scorre in te perché anche tu brilli di una luce magica che è tua! Non scordarti mai di alimentarla credendoci, ascoltandoti e accarezzandoti! ❤️
Il campo umano affettivo è potente come l’energia intera di un’immensa galassia.
Ho pensato anche alle parole di un’amica che ho sentito in questi giorni, forse posso dire che anche a lei è capitato di cercare e trovare attenzioni che però poi si sono allontanate lasciando un profondo vuoto.
A me e a tutte queste persone vorrei rivolgere l’energia ed il pensiero di una tazza piena di Amore universale accompagnata da una cornice floreale che ci riconnetta all’universo e alla natura che va oltre alle regole di un libro scritto a lettere, nero su bianco.
Un forte abbraccio, un’importante e sentita attenzione verso la stellina 🌟 parte interiore di ognuno di noi.
Un sabato da fiaba (in una fiaba)
Sabato 09 settembre 2023, un giorno da ricordare!
E pensare che ero un po’ in pensiero per la giornata di oggi perché, negli spostamenti, difficilmente sono a mio agio, anzi, si svegliano volentieri mostri e demoni di una dimensione che non sento essere la mia!
In genere fa troppo caldo o troppo freddo, ci sono troppe case e strade di cemento e poca natura oppure le macchine corrono troppo.
In genere si vive in un’economia che non capisco e che mi fa sentire a disagio. Ci sono sempre poche entrate e tante uscite, il mondo è più in guerra che in pace!
L’essere umano tende a prevalere spesso sull’altro: a casa, o al lavoro, si creano spesso scalette di gerarchie* (*il complesso degli uffici e delle persone che compongono una struttura regolata secondo il principio della subordinazione dell’inferiore alle autorità superiori).
Anche il mio mondo è complicato e non è di certo perfetto ma ho imparato a volergli bene. Da tempo credo di aver smesso di combatterlo perché, alla fine, combattere è una forma di non accettazione e quindi quasi un giudizio. Imporsi è come un dire a qualcuno che è sbagliato perché dovrebbe essere come noi riteniamo giusto che sia, succede ancora molto spesso di voler cambiare quello che non comprendiamo e che ci piace meno.
Durante l’estate ho visto un video dello psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli, in cui parlava dell’accogliere le proprie ansie e i propri mostri, al posto di combatterli e di rifiutarli. Il rifiuto non fa altro che alimentare l’odio e rafforzare ciò che ci dà fastidio mentre l’accoglienza è amore. Secondo Morelli dovremmo essere un po’ come un albergo che mette diverse camere a disposizione delle nostre emozioni e che si presenta accogliente.
Da un certo Fabio Marchesi credo di aver imparato che un sorriso può trasformare un demone in angelo! Preziosi insegnamenti di vita, che ognuno di noi deve sempre filtrare in base a ciò che sente di essere valido e vero per lui (o per lei).
Come credo anche Gandhi sostenesse, la guerra non si combatte facendo altra guerra. La violenza non si combatte facendo altra violenza.
Fatte queste premesse posso dire che: questo sabato mattina mi aspettava un pranzo diverso dalla solita routine, ovvero dovevamo andare a mangiare da persone straordinarie e magiche (a casa loro) dove ero anche già stato. Per arrivare lì però di mezzo c’era un viaggio da affrontare, lo ricordavo lungo e tortuoso e, che invece, non lo è stato (dev’essere stata la mia sofferenza di ritrovarmi a viaggiare come passeggero in macchina sentendomi chiuso in una scatoletta di ferro con la forza di gravità nelle curve e tutti quei salti che sembrano colpi di fucile per niente gradevoli. A volte poi si può aggiungere una sorta di senso di soffocamento o un disagio più o meno forte in qualche parte del corpo).
Nulla di tutto questo ha accompagnato il viaggio di questa mattina, forse perché ho deciso e, mi è stato permesso, di organizzare il trasporto per tutti noi “di casa”, sulla mia macchina alla mia guida.
Mi piace guidare con tranquillità, anche se vengo sempre colpito dalla fretta e dal nervosismo degli automobilisti che non smettono di correre nemmeno al sabato. Mi piace viaggiare in silenzio o con poca musica tenuta ad un volume basso che non spari fucilate di bassi che rimbalzano dalle gambe allo stomaco. Forse mi piace anche sentire di avere controllo del mio spostamento e che in caso di emergenza ho la possibilità di prendere una navetta, gestita e guidata da me, che mi riporti alla base.
Il viaggio è stato corto, gradevole ma la compagnia e la giornata è stata una sorpresa ancora più grossa: non ci sono stati demoni che mi hanno tormentato, il gran cagnone mostro si è fatto un bel pisolo.
Tutto d’un tratto sembra che la mia vettura (che in quel momento era diventata la nostra su cui viaggiavamo) sia uscita dalla dimensione terra per prendere tutto altro andazzo.
Il tempo sembra aver silenziato i suoi minuti che battono, l’economia, il caldo, i disagi sembrano essersi ammutoliti. Sono sicuro di aver incontrato dei sorrisi magici, delle frequenze che vibrano in persone che si raccontano come semplici ma che hanno dato un colore speciale e magico al dipinto di oggi e non solo del presente. Sorrisi che trasformano i demoni in angeli ed ecco che si vive subito meglio in una dimensione senza guerra dove regna la pace e il prezioso star bene!
La natura e l’arte di una di queste persone, un sorriso, le parole, l’espressione di altre persone ancora intorno, una buona cucina ma soprattutto la cortesia, direi una frequenza d’onda su cui senti di star bene… hanno reso questo giorno speciale!
Sono rari questi momenti nei miei anni di vita e, quando arrivano credo di saperli davvero apprezzare!
Credo che non ho avuto un momento così magico e bello nemmeno in tutta l’estate; era da tanto che non provavo questa commozione e questa sensazione di calore umano dentro!
Il tempo oggi sembra essersi fermato e mi sembra di essere entrato e tornato da una splendida favola, come in uno di quei quadri che ho visto disegnati oggi. C’era anche una porta magica floreale arricchita da decoupage.
In una società, attualmente sempre un po’ più robotica e presa da economia, problemi e tecnologia che porta via… è magico riuscire a sentire ancora il calore delle persone e trovare un angolo di serenità dai colori, sapori e dai profumi di una piacevolissima favola in cui senti di essere perfettamente in pace e a proprio agio nel mondo.
Ringrazio davvero l’universo e le persone di oggi per questo magnifico regalo perché ritrovandoci insieme tutti i demoni sono spariti ed il dipinto che ne è venuto fuori non lo si può acquistare nemmeno con tutto l’oro del mondo. La magia non si comanda e non si compra, semplicemente avviene.