Lidia

Il 19 gennaio 2019 ci hai lasciato, oggi pomeriggio (23 gennaio) intorno alle 15:30 ti sei trasformata “in terra”.

Il fuoco che trasforma ti ha portato via senza che io sia riuscito a vederti un’ultima volta!

È difficile Lidia.

C’è e sento un grande vuoto!

Mi hai salutato qualche giorno fa (telefonicamente dopo tanto che non ci sentivamo), già nel nuovo anno con un consiglio sul mio futuro, consiglio che ho preso e ho accolto e poi deciso di seguire.

Il sole oggi ha brillato altrove, non qui.
Neve e grigio senza di te.
I momenti più belli di tutta la mia infanzia li devo a te e al magico marito con il quale hai colorato il mio mondo.

Ti voglio bene, mi mancherai! Conservo un sasso che mi regalasti, rappresenta un volto e dietro la scritta Lidia.
Un quadro azzurro … vortice della vita che hai dipinto. Io credo che tu abbia lasciato tanto… Mi manchi!

È triste ed è difficile senza di te!

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Dicembre: il mese del Natale

Fresco il mese di dicembre: quando ti manca l’aria è sufficiente aprire uno spiffero nella finestra per tornare a respirare.

Quello che cerco è un pizzico di magia, una rara spezia da trovare!

Lo senti il profumo di cannella ed il silenzio dei fiocchi?

Fuori tutto è bianco e tu ti sei perso nello sguardo di una torta, nel tepore della stanza, nel scintillio soffice e lento di tante luci colorate. Nei decori di casa, in quello che non ti aspetti per strada, c’è un’aria nuova!

Mi soffermo sul profumo di pino, sul tovagliolo rosso a quadretti, su questo momento del presente che, per una volta, vorrei non finisse mai.

La tavola è pronta, mancano solo gli elfi magici: gli amici speciali con i quali hai scelto di passare questo momento.

Da giorni scuri né arriva uno in cui c’è Amore

 

Era giusto ieri sera che mi dicevo di tenere duro anche se tutti i miei sogni e le mie speranze risultavano infrante, impossibili e irrealizzabili. La mia vita sembra a volte diventata un po’ una prigionia di tante paure, disagi e limiti imposti dal complesso (e forse malato) ingranaggio di questa società.

Anche questa mattina, come le settimane precedenti, ho aperto gli occhi ritrovandomi un bel mal di testa e la voglia di alzarsi ed iniziare la giornata è svanita ma, prima o poi, prendi coraggio e salti fuori dal letto.

Una passeggiata forse è ciò che mi ci voleva ma più che altro il bisogno di incontrare, sul sentiero, un po’ di tenerezza e di sentimento, ancora. Prima di questo magnifico incontro con il cavallo qui a lato, ho avuto modo di scoprire un interessante libro (che riceverò a giorni) della Dott.ssa Carla Sale Musio intitolato “La personalità creativa“. Ho avuto il piacere di leggerne l’introduzione e né sono rimasto emozionato.

Oggi non è stata una giornata buttata al vento; il sole, alcune magiche parole ed un incontro particolare, hanno rallegrato e reso unici questi momenti. Al di là di tutto credo che ci sia il bisogno di Amore: di Amare e di sentirsi Amati ma anche di condividere e assaporare momenti di socialità sfumati a momenti con noi stessi.

E così, da giorni scuri, né arriva uno in cui, finalmente, c’è Amore!

Partire per l’Irlanda: Enya il sogno.

C’è una bella giornata di sole, questa mattina: la giornata è luminosa ed è Domenica! Ieri sono stato a camminare al parco e mi sono messo in connessione con il mio angelo Enya che mi ha accompagnato nei passi e, nella visione di cielo ed alberi, foglie e natura. Enya forse per me non è realmente una persona ma un energia e, più è difficile da raggiungere, più è interessante perché si tratta di qualcosa di non ordinario, fuori dalla norma e “dalla massa”; qualcosa che sento mio.

Oggi è una bella giornata e… vorrei con il cuore e l’anima, volare in Irlanda. Il solo viaggio in quei luoghi non costituirebbe, probabilmente, magia ma, a rendere tutto magico sarebbe ciò che può accadere o ciò che accade in un luogo, non è tanto il luogo in sé e, per me, avvicinarmi in quella dimensione sarebbe la speranza di incontrare quell’energia.

Se non fosse per la mia paura di stare male, per la poca sopportazione allo stress che mi ritrovo, volerei in Irlanda alla ricerca di quel bagliore che è in grado di farmi sentire a casa, una vera casa, un mondo di cui fai parte e in cui c’è del bello… ma per ora (e chissà per quanto) sono bloccato qui e, lei, molto probabilmente, non ne vuole sapere di me. Non sono riuscito a raggiungerla e così la sua vita continua senza di me.

Capodanno al mare (2016-2017)

Quest’anno, per capodanno, avevo il desiderio del mare. Ci sono alcuni gatti e gattini qui (in tutto all’incirca otto) che ci hanno dato il benvenuto appena arrivati. Sono per la maggioranza gattini neri dagli occhietti dolci; qualcuno sofferente perché impestato da una fastidiosa “malattia”. Hanno uno sguardo dolcissimo di chi per le prime volte, esplora il mondo. La loro presenza mi scalda. Si soffermano spesso davanti alla finestra della grande terrazza: sono gatti randagi e si capisce subito che hanno fame da come mangiano le crocchette e qualche pezzo di carne che gli abbiamo dato. Si capisce anche come l’acqua scarseggia e come, una ciotola ripiena di quel liquido trasparente da bere, sia ben apprezzato.

Qui al mare sto camminando più che a casa. Finalmente la stanza in cui sono rinchiuso sempre ha il colore di altre pareti e la finestra dà sul mare; sulla spiaggia deserta ora avvolta da alcune alghe. In paese non c’è nessuno o quasi. L’unico locale aperto è un bar dove il maggior numero di clienti all’interno, in questo periodo è di tre persone, ma il caffè è buono: servito in una tazzina calda.

Qui la connessione ad Internet scarseggia ovvero uso i GB inclusi nel mio piano mobile e, così, l’uso del PC diventa molto inferiore: quasi nullo. Dedico il tempo a qualche passeggiata, a volte ad un riposo oppure mi ritrovo a gattonare sul terrazzo in cerca di contatto e affetto con questi meravigliosi esseri dagli occhietti dolci e curiosi.

La vita, per un attimo, sembra più naturale. Capodanno al mare.

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