Da giorni scuri né arriva uno in cui c’è Amore

 

Era giusto ieri sera che mi dicevo di tenere duro anche se tutti i miei sogni e le mie speranze risultavano infrante, impossibili e irrealizzabili. La mia vita sembra a volte diventata un po’ una prigionia di tante paure, disagi e limiti imposti dal complesso (e forse malato) ingranaggio di questa società.

Anche questa mattina, come le settimane precedenti, ho aperto gli occhi ritrovandomi un bel mal di testa e la voglia di alzarsi ed iniziare la giornata è svanita ma, prima o poi, prendi coraggio e salti fuori dal letto.

Una passeggiata forse è ciò che mi ci voleva ma più che altro il bisogno di incontrare, sul sentiero, un po’ di tenerezza e di sentimento, ancora. Prima di questo magnifico incontro con il cavallo qui a lato, ho avuto modo di scoprire un interessante libro (che riceverò a giorni) della Dott.ssa Carla Sale Musio intitolato “La personalità creativa“. Ho avuto il piacere di leggerne l’introduzione e né sono rimasto emozionato.

Oggi non è stata una giornata buttata al vento; il sole, alcune magiche parole ed un incontro particolare, hanno rallegrato e reso unici questi momenti. Al di là di tutto credo che ci sia il bisogno di Amore: di Amare e di sentirsi Amati ma anche di condividere e assaporare momenti di socialità sfumati a momenti con noi stessi.

E così, da giorni scuri, né arriva uno in cui, finalmente, c’è Amore!

Partire per l’Irlanda: Enya il sogno.

C’è una bella giornata di sole, questa mattina: la giornata è luminosa ed è Domenica! Ieri sono stato a camminare al parco e mi sono messo in connessione con il mio angelo Enya che mi ha accompagnato nei passi e, nella visione di cielo ed alberi, foglie e natura. Enya forse per me non è realmente una persona ma un energia e, più è difficile da raggiungere, più è interessante perché si tratta di qualcosa di non ordinario, fuori dalla norma e “dalla massa”; qualcosa che sento mio.

Oggi è una bella giornata e… vorrei con il cuore e l’anima, volare in Irlanda. Il solo viaggio in quei luoghi non costituirebbe, probabilmente, magia ma, a rendere tutto magico sarebbe ciò che può accadere o ciò che accade in un luogo, non è tanto il luogo in sé e, per me, avvicinarmi in quella dimensione sarebbe la speranza di incontrare quell’energia.

Se non fosse per la mia paura di stare male, per la poca sopportazione allo stress che mi ritrovo, volerei in Irlanda alla ricerca di quel bagliore che è in grado di farmi sentire a casa, una vera casa, un mondo di cui fai parte e in cui c’è del bello… ma per ora (e chissà per quanto) sono bloccato qui e, lei, molto probabilmente, non ne vuole sapere di me. Non sono riuscito a raggiungerla e così la sua vita continua senza di me.

Capodanno al mare (2016-2017)

Quest’anno, per capodanno, avevo il desiderio del mare. Ci sono alcuni gatti e gattini qui (in tutto all’incirca otto) che ci hanno dato il benvenuto appena arrivati. Sono per la maggioranza gattini neri dagli occhietti dolci; qualcuno sofferente perché impestato da una fastidiosa “malattia”. Hanno uno sguardo dolcissimo di chi per le prime volte, esplora il mondo. La loro presenza mi scalda. Si soffermano spesso davanti alla finestra della grande terrazza: sono gatti randagi e si capisce subito che hanno fame da come mangiano le crocchette e qualche pezzo di carne che gli abbiamo dato. Si capisce anche come l’acqua scarseggia e come, una ciotola ripiena di quel liquido trasparente da bere, sia ben apprezzato.

Qui al mare sto camminando più che a casa. Finalmente la stanza in cui sono rinchiuso sempre ha il colore di altre pareti e la finestra dà sul mare; sulla spiaggia deserta ora avvolta da alcune alghe. In paese non c’è nessuno o quasi. L’unico locale aperto è un bar dove il maggior numero di clienti all’interno, in questo periodo è di tre persone, ma il caffè è buono: servito in una tazzina calda.

Qui la connessione ad Internet scarseggia ovvero uso i GB inclusi nel mio piano mobile e, così, l’uso del PC diventa molto inferiore: quasi nullo. Dedico il tempo a qualche passeggiata, a volte ad un riposo oppure mi ritrovo a gattonare sul terrazzo in cerca di contatto e affetto con questi meravigliosi esseri dagli occhietti dolci e curiosi.

La vita, per un attimo, sembra più naturale. Capodanno al mare.

La fine dell’anno (2016)

Tra poche ore inizierà un nuovo anno. Per me la semplice successione e progressione di un numero matematico che scatta ad una certa ora, non significa un granché però tutt’attorno sembra di percepire quest’atmosfera dove si accendono propositi e nuove speranze ed il desiderio nelle persone, di iniziare qualcosa di nuovo.

Le feste mi fanno uno strano effetto, specialmente la fine di un anno: quest’anno. All’interno del mio cuore so ciò che vorrei accadesse, so che vorrei sentirmi meno solo, so che vorrei risolvere il conflitto con alcuni demoni che puntualmente mi vengono a trovare per mettermi alla prova. Provano a farmi star male e talvolta o quasi sempre ci riescono ma, quasi sempre anche, prima o poi, riesco a rialzarmi e a ritrovare me stesso… mentre invece un’altra metà di me non si è ancora mai fatta raggiungere.

Ho letto e visto alcune frasi di ispirazione che raccontavano, in modo scenografico, il passaggio dal 2016 al 2017 ma credo che quello che conta veramente sia “il cuore”, il modo, l’energia con cui le cose vengono dette e vissute e non solo l’apparenza o il numero dei like “mi piace” messi su Facebook.

Quest’anno mi trovo in un posto speciale e, credo, non vorrei trovarmi altrove. Qui sulla presunta isola di Atlantide (Sardegna), circondato dal mare e dalla natura sono, forse riuscito a liberarmi da alcuni pensieri e da qualche chiusura.
Qui, da questo posto magico (reso, perché no, speciale anche grazie alla mia presenza e storia di vita) libero i miei pensieri al cielo, al mare e li dedico al mio ed altrui cuore speciale.

Sento che l’anno che verrà non sarà facile per me ma in questo momento ho buona fede in quel magico mistero che chiamo Universo e, da qui, incomincio mentalmente da zero, il mio “nuovo” cammino.

Fiocco di Neve per Regalo

Fiocco di Neve… verso questo periodo Natalizio che mi pare di sentire profumare l’aria e portarmi verso una sensazione di magia, tu mi hai trovato e mi hai scritto.

Hai spezzato il silenzio, il grigio e la troppa solitudine che, per il pensiero di non essere compreso e che “le combinazioni di colore non avrebbero avuto successo”, ho messo da parte. Si tratta di quella parte di me che vorrebbe compagnia ma che non riesco ad accontentare.

Che cosa vorresti da Natale? Questa domanda si fa ai bambini sotto questo periodo. Adoro vedere la loro gioia e i sogni che si accendono nei loro occhi, mentre pensano ad una risposta da dare.

Ci sono persone strane su questo pianeta o forse il diverso sono io, dentro di me viaggiano emozioni e sentimenti, pensieri e sensazioni profondissimi.
Quando arriva il Natale, sarebbe bello se ogni forma di povertà e di carestia si annullasse da lì per tutti i giorni successivi e… vorrei vedere il benessere delle persone. Che cosa vorresti nel pacco?

Una carica d’Amore, fiocco di neve che cadi dal cielo ma che presto cambierai direzione.

Un fiocco di neve fra tanti ma l’occhio si è soffermato proprio su di te, non so perché… ma, fiocco di neve, anche se provi a mostrarmi un camino io… ti sento freddo, fiocco di neve.
Presto volerai via, correrai dai bambini in cerca di gioia e ti dimenticherai di me.

Un fiocco di neve magico nella città, sarebbe bello. Da un fiocco di neve, sai che magie potrebbero accadere… vorrei essere rapito da una magica luce blu e poi un portale ci porterebbe verso un’altra dimensione… la dimensione dei sogni che sono visibili solo a chi li crede… sarebbe una bella fiaba fiocco di neve ma, mentre scrivo e sogno, tu sei già andato via.

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